Avere tre tatuaggi, quindi dispari, significava quindi essere riusciti a tornare a casa dopo un lungo viaggio. Ecco perché i marinai che avevano invece dei tattoo pari venivano considerati “sfortunati” perché erano ancora lontani da casa. Da qui la credenza di oggi per cui i tatuaggi devono essere dispari.
Le origini delle credenze popolari
La sfortuna non esiste. Questo è risaputo. Tutte le credenze e le superstizioni legate ad alcuni avvenimenti che ci possono accadere nella vita di tutti i giorni hanno in realtà delle spiegazioni storiche piuttosto banali.
Prendiamo la storia legata al gatto nero che porta sfortuna. In realtà questo povero micio non è né amico di Satana ne messaggero di sventure. Semplicemente in passato di notte non vi era illuminazione artificiale per le strade e i gatti neri non venivano visti, per questo ci si poteva inciampare oppure essere spaventati da un rumore o da un movimento improvviso che non si capiva da dove provenisse. Stesso discorso per l’olio. Se si rovescia è presagio di sventura! Non è vero, semplicemente essendo in passato un alimento molto prezioso sprecarlo rovesciandolo era sinonimo di una perdita ingente di denaro!
Così anche per i tatuaggi! Non è vero che se si ha un numero pari di tattoo addosso porta sfortuna, anche questa leggenda ha delle radici storiche come abbiamo visto!
Ovviamente quindi, a meno che non seguiate i dettami del mondo marinaresco del passato, oggi il numero dei tattoo non ha molta importanza se non a livello personale o estetico!